Il Santuario dell'Amore Misericordioso di Collevalenza è testimone quotidiano di grazie straordinarie.
Tra queste storie di speranza e guarigione, alcune brillano di una luce particolare, sfidando ogni spiegazione scientifica.
La storia di Andrea è una di queste.
Prima di addentrarci in questa testimonianza straordinaria, è importante ricordare le parole di Madre Speranza quando scoprì la sorgente nel 1960: "Quest'acqua sarà strumento dell'Amore Misericordioso per alleviare le sofferenze fisiche, toccare i cuori e risvegliare le anime."
Sono passati più di sessant'anni da quella profezia, e l'acqua di Collevalenza continua a essere fonte di grazie inspiegabili.
Come quella ricevuta da Andrea, un giovane studente di ingegneria, che ha sfidato ogni prognosi medica.
"Era un normale mercoledì sera quando ricevetti la chiamata,"
racconta Maria, 52 anni di Firenze.
"Andrea aveva avuto un grave incidente in moto.
Le prime 48 ore sarebbero state cruciali."
Ma le ore diventarono giorni, e i giorni settimane.
Andrea, 23 anni, studente di ingegneria, rimaneva in coma profondo.
I medici avevano esaurito le speranze: le lesioni cerebrali erano troppo estese.
"Fu la mia amica Teresa a parlarmi di Collevalenza.
Mi mostrò un video del Santuario sul telefono. 'L'acqua di Madre Speranza ha fatto miracoli,' mi disse.
In quel momento non avevo più nulla da perdere."
Al Santuario, Maria venne accolta dalle Ancelle dell'Amore Misericordioso. "Mi prepararono all'immersione nelle piscine con una delicatezza materna. Strinsi la foto di Andrea durante tutto il bagno, pregando come non avevo mai fatto prima."
Quella sera stessa, tornata in ospedale, i monitor iniziarono a registrare un'attività cerebrale significativa.
Dopo tre giorni, Andrea aprì gli occhi.
Il primario di neurologia riunì l'équipe medica.
"In 30 anni di carriera non aveva mai visto un risveglio così rapido e completo dopo lesioni così gravi."
Oggi Andrea è completamente ristabilito.
Ha ripreso gli studi e si è laureato.
"Non ho ricordi del coma,"
dice,
"ma quando sono nelle piscine di Collevalenza sento una pace profonda, come se il mio corpo ricordasse qualcosa che la mia mente non può spiegare."
Ogni anno, madre e figlio tornano al Santuario per un pellegrinaggio di ringraziamento.
"Non veniamo più per chiedere grazie,"
spiega Maria.
"Veniamo per ringraziare l'Amore Misericordioso che ci ha ridato la vita."
Il caso di Andrea è documentato presso il Santuario.
La cartella clinica, le TAC e i referti medici testimoniano l'inspiegabilità scientifica della sua guarigione.
Come diceva Madre Speranza e abbiamo ripetuto più volte:
"Quest'acqua sarà strumento dell'Amore Misericordioso per guarire i corpi e toccare le anime."
La storia di Andrea è una delle tante testimonianze che confermano questa profezia.
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"Quest'acqua è strumento dell'Amore Misericordioso per alleviare le sofferenze e toccare i cuori." - Madre Speranza